Convento del Sabbioncello a Merate


Il convento di Santa Maria Nascente è un edificio religioso in stile cinquecentesco, situato sul colle del Sabbioncello a Merate. Appartiene alla diocesi di Milano e la gestione è affidata all’ordine dei frati minori francescani dal 1884.

La prima costruzione, nell’XV secolo, comprendeva solamente lo spazio fino all’attuale presbiterio. L’edificio attuale, in stile tardo-gotico, è sorto in sostituzione del precedente.

  • 1508: iniziò la costruzione della nuova chiesa.
  • prima metà del XVI secolo: decorarono la parete destra della navata con affreschi.
  • 1540: costruirono quattro cappelle laterali nella parte sud della navata.
  • 1553: fu costruito il campanile.

Nel corso dei decenni successivi, susseguirono vari lavori di ampliamento e ristrutturazione, in seguito al passaggio del convento all’ordine francescano dei riformati. I frati decisero di completare e restaurare la chiesa, che assunse l’aspetto attuale. In particolare: costruirono il nuovo presbiterio, il chiostro grande e, verso la fine del XVII secolo, vennero create la piazza antistante la chiesa e la salita con le cappelle per la Via Crucis.

L’11 maggio 1807, in seguito all’invasione francese della Lombardia, fu diffuso il decreto imperiale che sopprimeva gli ordini religiosi, ed il convento di Sabbioncello cessò di esistere. Venne riaperto nel 1882, successivamente alla caduta di Napoleone quando i frati rientrarono in possesso del convento.

Dal 1982 il convento svolge la funzione di sede di infermeria provinciale dei francescani di Lombardia.

All’interno della chiesa si trova custodito, come reliquia, il saio appartenuto a san Giovanni da Capestrano.

Dal 1808, la prima cappella di sinistra della chiesa ospita un crocefisso proveniente dalla chiesa di San Salvatore in Xenodochio a Milano.

Architettura

Sulle pareti, in precedenza dedicata alla Madonna della neve, si trovano alcuni affreschi databili alla prima metà del XVI secolo, raffiguranti una serie di partecipanti al concilio di Efeso. Nel 1593 incaricarono Giovanni Mauro della Rovere per adornare la stessa cappella con rappresentazioni dei Misteri del Rosario. Alla fine del Cinquecento risalgono anche le pitture delle vele della volta del coro. Questi ultimi dipinti completati nel 1590, furono restaurati nel 1984, dieci anni dopo rispetto a quelli della cappella del Crocifisso.

Nella parte sinistra della Chiesa è presente un piccolo chiostro di stile classicheggiante circondato da semplici colonne in granito e mattone, con al centro una statua di San Francesco, patrono dell’ordine che gestisce la struttura, immerso in parte in una fontana. Da questo chiostro si accede poi ad un altro chiostro più grande, ma più spoglio, utilizzato specialmente dai frati.

Dove si trova il Convento del Sabbioncello?