Concepita come palazzo neoclassico, Villa Greppi costituisce un perfetto esempio di costruzione nobiliare connaturata armoniosamente con il paesaggio circostante.
Le sue origini sono legate alla figura del conte Giacomo Greppi, appartenente ad una delle casate nobiliari più in vista della Lombardia ottocentesca. Nel 1811 fu lui infatti ad acquisire, nella località di Casatevecchio a Monticello Brianza, una grande proprietà con terreni di diverso uso (agricolo, da pascolo, orto, aratorio, castanile, da taglio, prato, ronco), alcune “case rustiche”, una “casa da massaro con torchio” e una “casa civile con giardini”.
Commissionò quindi la costruzione dell’imponente residenza e la maggior parte delle decorazioni parietali interne, soprattutto nelle numerose stanze del piano mediano, destinato al soggiorno dei diversi componenti della famiglia.
L’edificio si configura in una disposizione planimetrica a U e si eleva su tre piani, con i caratteri architettonici e stilistici tipici del neoclassicismo.
L’interno rivela ancora oggi le antiche destinazioni d’uso nei diversi livelli e mantiene, nel piano nobile, un ciclo decorativo di affreschi parietali improntato allo stile neoclassico e in parte influenzato dall’eclettismo di tardo Ottocento.
Il fronte meridionale, affacciato sul territorio digradante verso il paese di Casatenovo, è caratterizzato da un gioco di terrazzamenti, simmetrie e partiture geometriche vegetali, tipiche del giardino all’italiana, che esaltano il senso di dominanza della villa, in un insieme armonico di ambiente e architettura.
Attorno alla villa, a ovest e a nord, si apre il grande parco all’inglese con esemplari notevoli di piante e ampi spazi a prato. Residenza di villeggiatura di pieno Ottocento, oggi Villa Greppi appartiene all’ente pubblico Consorzio Brianteo Villa Greppi, che qui trova la sua sede.
L’archivio conserva i documenti relativi alla storia della villa e il Fondo Greppi, ovvero una notevole mole di disegni e acquerelli, opera dell’artista Alessandro Greppi, vissuto nel XIX secolo, che fece della villa e della Brianza uno dei soggetti più raffigurati nella sua produzione pittorica.
